PESCARE GLI AMUR ADRENALINA PURA!

PESCARE GLI AMUR CON LA BOLOGNESE? DA PROVARE ASSOLUTAMENTE!!

Pescare gli Amur è sempre una bellissima soddisfazione! 

Ogni pesce che peschiamo è in grado di regalarci con la sua bellezza, la sua tenacia e la sua resistenza, delle emozioni uniche che ci spingono tutte le volte a tornare sui nostri cari corsi d’acqua.

Per esempio:

… amiamo catturare i cavedani per vincere la loro astuzia… i barbi per le loro abboccate e difese tenaci… le carpe per le loro partenze furiose… le trote per i loro salti e la loro incantevole bellezza… le savette per le continue catture e per la loro particolare difesa… le scardole per la loro voracità… le tinche per la loro splendida livrea… i vaironi, perché suscitano bellissimi ricordi ect…

e gli Amur? Beh, sicuramente per la loro eleganza ed energica difesa!!

PESCARE GLI AMUR CONOSCIAMO IL NOSTRO AVVERSARIO

Questo ciprinide, chiamato anche carpa erbivora, è di origine asiatica ed è stato importato nel nostro Paese negli anni ’60 per contrastare la crescita di alcune alghe che si stavano diffondendo velocemente nei nostri corsi d’acqua. Una specie alloctona, un pesce possente che può superare gli 1,5 m e pesare tranquillamente oltre i 30 kg! Un vero peso massimo che una volta agganciato mette a dura prova le nostre attrezzature e la resistenza di qualsiasi pescatore! A differenza delle carpe, ha un corpo snello ed allungato. Inoltre, è dotato di labbra dure e possenti adatte a morsicare e strappare le alghe di cui si nutre. Il suo corpo è interamente ricoperto da squame che gli donano un colore biancastro/argenteo. Come si intuisce dal nome “carpa erbivora”, il suo principale menù consiste in una dieta a base di piante acquatiche. Tuttavia, i giovani esemplari non disdegnano anche altre tipologie di esche, compresi i piccoli invertebrati.

PESCARE GLI AMUR: DOVE POSSIAMO TROVARLI?

Questi pesci frequentano gli stessi spot delle carpe. Pertanto, se vogliamo catturarli dobbiamo recarci principalmente nei grandi/piccoli laghi della Pianura Padana. Se siete appassionati del carpfishing, le mete preferite sono sicuramente i grandi laghi.  Se come noi amate pescare con la bolognese, è meglio scegliere spot mirati in cui sappiamo per certo della presenza di questi possenti ciprinidi. In particolare, stiamo parlando dei laghetti liberi o in gestione privata di piccole/medie dimensioni dove possiamo trovare esemplari di piccola/media taglia che non superano quasi mai il metro di lunghezza.  Sebbene non si tratti di superbig, vi assicuriamo che questi esemplari venderanno cara la pelle e metteranno a dura prova la nostra attrezzatura!

QUAL E’ IL PERIODO MIGLIORE PER PESCARE GLI AMUR?

Solitamente il periodo migliore per acchiappare questo ciprinide è la bella stagione. Infatti, sono proprio le giornate torride a regalare la piena attività alimentare dei nostri avversari. Tuttavia, anche la primavera e l’inizio dell’autunno regalano spesso buone possibilità di catture e sicuramente sono le stagioni che preferiamo!!

COME PESCARE GLI AMUR CON LA NOSTRA BOLOGNESE?

Noi amanti della bolognese ci divertiamo a catturare questi ciprinidi in tre differenti modi che scegliamo di utilizzare a seconda di come mangiano e in quale zona del lago pinneggiano. Per iniziare, vediamo insieme quale attrezzatura occorre per riuscire ad acchiappare le carpe erbivore!

Canna

Per acchiappare questi possenti avversari utilizziamo una bolognese da 5 metri, realizzata in fibra di carbonio e rinforzata con innesti di fibra di vetro. Si tratta di una canna molto equilibrata in grado di offrire un giusto mix di leggerezza e sensibilità unita alla durevolezza garantita della fibra di vetro. Questi pesci, quando attaccati, non scherzano ed è meglio essere attrezzati!

Mulinello

Il mulinello deve regolarsi di conseguenza. Tendenzialmente, anche se la taglia dei nostri avversari non è esagerata, ci equipaggiamo di muli da 2500 a 3500, a seconda del tipo di pesca che dobbiamo praticare. In altre parole, se decidiamo di catturarli con un galleggiante, preferiamo utilizzare dei mulinelli del 2500, invece se decidiamo di optare per una bombarda, preferiamo utilizzare mulinelli di taglie maggiori.

Tecnica di pesca

Per acchiappare qualche biancone, possiamo utilizzare tre metodi di pesca che rendono tutti abbastanza bene a seconda di dove stazionano e come mangiano i nostri avversari. Gli Amur, come già detto, vivono in branchi e possiamo trovarli sia in superficie, dove pinneggiano appena sotto il pelo dell’acqua ,oppure sul fondo. In base a dove stazionano, adeguiamo la nostra montatura e peschiamo di conseguenza.

 

PESCARE GLI AMUR A GALLA

Questa pesca è molto emozionante, perché vedere un Amur che morde l’esca a galla è veramente spettacolare! Questa pesca è molto semplice e occorrono le seguenti attrezzature:

  • monofilo dello 0,18/0,20;
  • bombarda da 10/15/20 gr galleggiante (la grandezza varia a seconda della distanza in cui pinneggiano gli amur);
  • girella con o senza moschettone;
  • terminale dello 0,14/0,16 in fluorocarbon;
  • ami del num. 8-6 senza ardiglione a pancia larga.

Come avrete notato, si tratta della classica montatura utilizzata per le trote nei laghetti. Una volta imbobinato il vostro mulinello infilate la vostra bombarda, fissate la girella, dopodiché legate il vostro terminale di almeno 70/80 cm di lunghezza a cui legate l’amo. Questa tecnica è semplicissima: si tratta di lanciare la nostra esca proprio dove stazionano i nostri avversari, attendendo la loro emersione per afferrare la nostra esca! Vi assicuriamo che l’attimo prima dell’abboccata è veramente adrenalinico!

PESCARE GLI AMUR A GALLA CON IL GALLEGGIANTE

Utilizziamo questa pesca in alternativa alla bombarda, quando scegliamo di ingannare i nostri avversari appena sotto il pelo dell’acqua con una profondità massima di 50 cm. Optiamo per questa tecnica, quando gli amur sono attivi e si spostano continuamente, quando pinneggiano vicino alla riva. In questo caso, effettuiamo la seguente montatura:

  • galleggiante a goccia di peso 1 gr tarato con un bulk;
  • il bulk deve essere posto ad una distanza di circa 30 cm dalla girella;
  • terminale in fluorocarbon dello 0,14/0,16;
  • amo del n.8/6.

Si tratta di una pesca di attesa! Ricordatevi, però, che la pasturazione deve essere molto costante e continuativa, sia per attirare i nostri avversari, sia per non far sembrare la nostra esca messa lì per caso.

PESCARE GLI AMUR CON IL GALLEGGIANTE E CON L’ESCA APPOGGIATA SUL FONDO

Utilizziamo questa tecnica quando i nostri avversari sono sul fondo. Effettuiamo la stessa montatura della pesca con il galleggiante a galla, solamente che, misurando preventivamente il fondale, facciamo appoggiare i piombi e l’esca sul fondo. La nostra pastura dovrà essere continua ma, a differenza della pesca a galla, dovrà essere più asciutta e consistente, in modo tale da raggiungere pian piano il fondale. Inoltre, pescando sul fondo, potremmo avere più probabilità di acchiappare anche qualche carpa.

QUALE ESCA UTILIZZARE PER PESCARE GLI AMUR?

Abbiamo catturato questi pesci utilizzando diverse esche, tra cui bigatti e mais. Tuttavia, l’esca con cui abbiamo avuto maggiori soddisfazioni e che, a nostro avviso, si presta meglio alla pesca a galla è il pane! Già proprio lui! Quest’esca è molto apprezzata dai bianconi e, in alcuni casi, ci ha regalato grandi soddisfazioni. Vediamo insieme come utilizzare questa esca!

Pesca con la bombarda

Per pasturare a galla, occorre:

  • tagliare il vostro pane in piccoli pezzetti (solitamente utilizziamo quello dei tramezzini, in quanto più malleabile);
  • lanciare i pezzetti di pane in mezzo al lago. Per questa operazione potete comodamente usare una fionda!
  • prima del lancio stringete la parte alta del vostro tramezzino, così andranno più lontano. In questo modo, si crea un peso che consentirà al pane di vincere l’attrito dell’aria e volare più lontano.

Per l’innesco del pane, potete guardare il video sottostante.

Pesca con il galleggiante a galle e fondo

Per questa pesca occorre:

  • bagnare il pane;
  • una volta inzuppato, strizzatelo, utilizzando la rete del guadino. Si presta benissimo!
  • dopodiché, mettete il pane in un secchio e sminuzzatelo in piccoli pezzi;
  • iniziate a pasturare vicino alla vostra esca 🙂
  • se pescate sul fondo → fate delle piccole palline di pane… una volta lanciate, scenderanno sul fondo
  • se pescate a galla → cercate di non fare delle palle ma prendete il vostro pane sminuzzato e lanciatelo vicino al vostro segnalatore! Il pane a contatto con l’acqua si sfalderà e scenderà pian piano creando una nuvola bianca molto invitante!

Se volete scoprire altri metodi efficaci per innnescare il pane, date un’occhiata a quest’articolo innescare il pane sull’amo. 

CONCLUSIONE

Questi pesci sono davvero fantastici! Una volta agganciati, vi sembrerà molto facile portarli verso di voi, ma appena giunti a riva inizierà la vera lotta! Il nostro avversario tenterà di sfuggire al nostro inganno con continue e repentine immersioni verso il fondale, vendendo cara la pelle! Pero fate attenzione: questo pesce per quanto possente è anche molto delicato! Pertanto, cercate di maneggiarlo, una volta guadinato, con la massima cura lasciandolo fuori dall’acqua il minor tempo possibile!

 

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