SCARDOLE EXTRALARGE DEL FIUME ADDA

Scardole extralarge sono come le m&m’s! Non puoi farne a meno!

Scardole extralarge, pesci immensi, enormi stazze, allegre testate:un modo alternativo di trascorrere un bel pomeriggio di pesca con tante catture!

Ci sono giornate dove si ha voglia di cambiare pesca, di provare qualcosa di diverso, di sperimentare esche nuove e magari di catturare pesci differenti dal solito cavedano o dal solito barbo… Ecco che la pesca alle scardole extralarge potrebbe essere una valida opzione! Le scardole non sono molte amate… diciamocelo quando stiamo pescando barbi, cavedani o tinche e catturiamo continuamente questi voracissimi pescetti, non è il massimo, perché disturbano la nostra azione di pesca, vanificando una passata che poteva regalare altre emozioni. Tuttavia, la caccia alle scardole extralarge è una pesca che vale la pena tentare, perché davvero offrono un divertimento differente e tutto particolare. Vi assicuriamo che avere in canna una scardola extralarge che supera il kg ha il suo perché!!!

scardole extralarge scardole extralarge 

QUANDO PRATICARE QUESTA PESCA SUL FIUME ADDA?

Sicuramente le stagioni migliori per fare questa pesca sono l’estate e l’inizio dell’autunno. L’Adda è un fiume che si scalda tardi e si raffredda abbastanza in fretta. Perciò, i mesi migliori per cacciare questi big sono i mesi che vanno da luglio ad ottobre!

CONOSCIAMO IL NOSTRO AVVERSARIO

Come già descritto nell’articolo “pescare le scardole a galla” questi ciprinidi sono animali gregari che vivono in folti branchi e amano pinneggiare vicino a rigogliose piante acquatiche, zone in cui trovano cibo e riparo dai grandi predatori.

Dove possiamo trovarle sul fiume Adda?

Consapevoli di queste premesse, per cercare di catturare qualche big dobbiamo trovare una zona del fiume in cui questi pesci stazionano indisturbati alla continua ricerca di cibo.  In particolare, vale la pena calare la lenza in spot particolarmente ricchi di piante acquatiche, in cui la corrente rallenta e con un fondale sostenuto. L’Adda ha tantissime zone in cui coesistono questi tre fattori… non ci resta che trovarlo e saremo già a metà strada per catturare qualche esemplare da record!

scardole extralarge  

PESCARE LE SCARDOLE SUL FIUME

Pescare le scardole extralarge sul fiume non è semplicissimo e l’abbiamo scoperto a caro prezzo… E’ capitato diverse volte di vedere branchi di enormi scardole pinneggiare in mezzo alle piante acquatiche, senza riuscire ad acchiapparne una di taglia considerevole… Ci siamo interrogati spesso sui motivi, ma solamente col tempo abbiamo capito in quali zone cercarle e come ingannarne più di una!! Ma andiamo con ordine…

Primo: fare una corretta montatura

Per ingannare questi ciprinidi solitamente peschiamo in acque profonde con corrente lenta o poco sostenuta. Dobbiamo pescare abbastanza leggeri con segnalatori a goccia (se volete maggiori info su come scegliere il galleggiante cliccate sul seguente link) di dimensione che variano da un minimo di 1 grammo ad un massimo di 2 grammi. La piombatura va eseguita a scalare, partendo con piombi di taglia maggiore, arrivando a piombi di taglia minore. Particolare importanza è l’ultimo piombo che deve essere staccato dalla girella almeno 20/25 cm.  

Secondo: scegliere l’esca migliore

Per puntare alla scardole extralarge abbiamo testato diverse esche: bigatti, caster, mais , vermi… ma sapete qual è l’esca delle esche, l’esca che riesce ad attirare i big, l’esca che è un grado di regalare continuità nelle catture? È senza dubbio un bel boccone di pane! Sempre lui! Una scardola di taglia non resiste a questa esca e vi assicuriamo che, se ben presentata, vi farà indubbiamente divertire! Per concludere la montatura, vista la tipologia di esca che dobbiamo utilizzare, legheremo alla nostra girella un amo del n.12 della serie 2  della Tubertini, su un terminale dello 0,09 o 0,10 della lunghezza di 50 cm.

Terzo: come e dove pasturare

Bene! Abbiamo costruito la nostra montatura e scelto lo spot. Ora dobbiamo creare la pastura. Per questa pesca occorrono:

  •  4-5 panini secchi,
  • 1,5 kg di pane grattato del tipo bianco
  • 1 confezione di tramezzini bianchi che utilizzeremo da innesco.

È la quantità perfetta per un bel pomeriggio di pesca.

Preparazione della pastura

Prima cosa dobbiamo mettere a mollo i panini secchi. Nel frattempo che si inzuppano, mettete il pane grattato in un secchiello e aggiungete dell’acqua poco alla volta. L’acqua aggiunta deve essere versata a sufficienza per creare una piccola palla con le mani. Dovete considerare che una volta gettata in acqua, si deve sgretolare pian piano man mano che scende verso il fondo, creando una scia molto invitante. A questo punto, dovete strizzare i panini ormai inzuppati. Per farlo, potete anche usare la rete del guadino che si presta benissimo ed è molto efficace. Adesso non vi resta che aggiungete i panini strizzati al secchio contenente il pane grattato. Mescolate il tutto e siete pronti! 

Per l’innesco del pane? Se avete ancora dubbi potete guardare i due video qui di seguito.

Tecnica di pesca

Una volta preparato il tutto, non vi resta che lanciare e fare una passata, trattenendo spesso la lenza per creare lo svolazzo del fiocco di pane! Pasturate con costanza, lanciando una piccola palla di pane ad ogni passata vicino al vostro segnalatore! Piccoli accorgimenti da tenere sempre in considerazione:

  • Sul fiume le scardole non mangiano quasi mai sul fondo, ma sempre a metà altezza. Regolate il vostro segnalatore di conseguenza. Per fare un esempio: se il fondale è di tre metri, posizionate il vostro segnalatore a circa 2 m di fondo, così da non far salire troppo la vostra esca, in fase di trattenuta.
  • La passata deve essere fatta sempre in prossimità delle alghe! Questo piccolo particolare sembra un dettaglio, ma per esperienza personale se pescate troppo al largo potreste non vedere abboccate importanti! Quindi per fare un piccolo esempio se davanti a voi vedete della vegetazione e subito dopo inizia il fondale, cercate di far scorrere il vostro galleggiante appena subito dopo le alghe, dove inizia la buca.

 

PERCHE’ CACCIARE LE SCARDOLE EXTRALARGE?

Perché anche se non sono barbi o super cavedani, pescare delle scardole extralarge che si avvicinano o superano il kg in corrente e con terminali leggeri, diventa veramente una bella sfida! Vi assicuriamo che con la sua stazza non vi darà vita facile e metterà a dura prova i vostri esili terminali! Inoltre se trovate la giornata giusta le abboccate saranno continue e sarà veramente un vero spasso!!  

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *