PESCA IN ACQUE ALTE
PESCA IN ACQUE ALTE: estati sempre più torride, inverni sempre più miti… ormai anche le mezze stagioni sono molto diverse da come le ricordiamo
PESCA IN ACQUE ALTE: anche durante la bella stagione si può trovare acqua alta e condizioni non ottimali, ma se avremo pianificato tutto fin nei minimi particolari, il risultato non tarderà ad arrivare
Negli ultimi anni il mondo è cambiato tantissimo. La scienza e la tecnologia hanno fatto passi da gigante e con esse anche le nostre abitudini e i nostri stili di vita. Ricordiamo ancora le vecchie cartine stradali che si utilizzavano negli anni ‘90 per esplorare dei nuovi spot. Oggi grazie all’aiuto dei navigatori satellitari o ancor meglio di Google Maps è tutta un’altra vita! Basta un click e virtualmente si possono sondare km e km di fiume comodamente seduti sul divano.
Per chi come noi ama pescare sempre in spot diversi, lo strumento di Google ha completamente rivoluzionato la nostra vita. La possibilità di vedere in anticipo le indicazioni stradali precise sul tragitto da percorrere e su dove parcheggiare è davvero utile. Per non parlare della funzione “street view” che ti permette addirittura di osservare in anteprima il fiume in ogni sua angolazione.
IL CLIMA
È vero anche però che insieme al mondo e alle sue nuove conquiste, vi è un altro elemento che sta cambiando sempre più rapidamente: il clima. Le estati sono sempre più torride, gli inverni sempre più miti e le mezze stagioni sono molto diverse da come le ricordiamo. Sono cambiate moltissimo anche le precipitazioni. Passiamo da mesi senza vedere una goccia d’acqua a giornate in cui fortissime e intense piogge si riversano a terra con delle vere e proprie bombe d’acqua. Il mondo e il clima sembra proprio che vadano a braccetto in una continua evoluzione la cui destinazione è difficile onestamente prevedere…

Tornando però alla pesca, anche il nostro sport si è evoluto tantissimo negli ultimi anni. Basti pensare al ledgering, allo spinnig, ai materiali utilizzati per la costruzione delle canne da pesca, all’evoluzione dei fishfinder, ect. Insomma, la pesca di oggi non è più quella di 30 anni fa… Moltissime sono le novità immesse sul mercato dalle più rinomate aziende di pesca sia in termini di attrezzatura che di materiali, ma anche il web ci viene incontro regalandoci degli strumenti che risultano indispensabili per pianificare un’uscita di pesca.
Queste tecnologie sono sicuramente utili dopo un’intesa perturbazione, quando un pescatore spesso si domanda: “ma il livello del fiume come sarà? Sarà alto? Sarà sporco? Meglio andare a pesca in quel fiume o scegliere un altro spot?”.Tante volte scegliere un posto dove calare la lenza è come scoprire la trama di un film giallo! Uno di quei film dalla trama super intricata e difficile da risolvere e, se a questo poi aggiungiamo il fattore pioggia, si trasforma in un vero terno al lotto!
PESCA IN ACQUE ALTE: Questione di livello
L’esperienza insegna che la pioggia porta sempre una grande attività nei fiumi, i livelli si alzano, le acque diventano più ossigenate e, se nell’aria inizia a sentirsi il profumo di autunno, i pesci non si fanno certo pregare ed ogni occasione è buona per pranzare con qualche bel boccone.
Un altro aspetto dettato dall’esperienza è indubbiamente l’attesa del momento giusto. Se il livello dell’acqua è ballerino durante una piena e il colore del fiume assomiglia ad una mousse alla nocciola, non è proprio il massimo pescare con la tecnica della passata. Il momento migliore è sempre attendere un paio di giorni, quando il livello si stabilizza e le condizioni migliorano. Tuttavia, se la sorte vuole che la perturbazione colpisca proprio i giorni prima di un’uscita di pesca settimanale (cosa che avviene spesso), bisogna saper scegliere lo spot giusto.
Per fortuna la tecnologia ci viene incontro ed il web ci regala delle informazioni davvero utili per capire dove poter calare la lenza. Infatti, vi sono alcuni siti internet che ci forniscono in tempo reale le altezze idrometriche rilevate da varie centraline installate in punti specifici dei fiumi/laghi in cui peschiamo.
Per la Lombardia utilizziamo spesso questo sito www.girovaghi.it che ci consente visionare in tempo reale le altezze idrometriche di tutti i più grandi bacini idrici lombardi. Una domanda che sicuramente sorge spontanea è: “ok, vedo i dati capisco che il fiume si è alzato di 50 cm in una notte, ma come faccio a sapere in quali condizioni si trova?” La risposta è semplice: dobbiamo studiare il fiume!

PESCA IN ACQUE ALTE: Studio del fiume
Noi ci siamo organizzati in questo modo: abbiamo creato delle piccole tabelle per ogni corso d’acqua. Ad ogni uscita di pesca abbiamo segnato le varie altezze idrometriche del fiume e indicato le giornate in cui quello spot ha reso maggiormente in quelle determinate condizioni. È un procedimento un po’ laborioso, ma vi assicuriamo che col tempo riuscirete a recuperare una serie di dati che sicuramente vi faranno scegliere senza indugio lo spot perfetto dove poter calare la lenza.
Per farvi un piccolo esempio, abbiamo notato che le acque basse rendono molto meno in alcune zone del fiume Oglio, e viceversa vi sono parecchie zone del fiume Adda che rendono molto di più in presenza di acque basse rispetto a quando il livello del fiume si alza. Per cui, grazie al recupero dei dati e alle prove sul campo, nella maggior parte dei casi siamo in grado di decidere dove poter pescare in particolari condizioni, senza perdite di tempo e senza dover effettuare spostamenti nella speranza di trovare le condizioni giuste.
PESCA IN ACQUE ALTE: Questione affluenti…
Sempre grazie ai sopralluoghi e ai viaggi virtuali effettuati con Goolge Maps, abbiamo scoperto che è fondamentale verificare se lo spot scelto per calare la lenza è vicino a particolari affluenti che potrebbero condizionare non solamente l’altezza idrometrica del fiume, ma anche il colore dell’acqua.
Come saprete, i fiumi di minor portata si ingrossano più facilmente rispetto ai grandi fiumi Lombardi. Pertanto, se il nostro spot di pesca è vicino ad un ruscello/roggia, è facile prevedere che le acque in cui vogliamo pescare siano più sporche rispetto alle zone dove non esistono affluenti. Queste informazioni ci consentiranno anche di scegliere l’esca giusta da cui partire.
Ovviamente l’esca principe per acque color mousse di nocciola è sicuramente il verme. Quest’esca già molto attrattiva in condizioni normali con le acque alte diventa davvero micidiale! Basta un semplice temporale per far alzare il livello di alcuni torrentelli che ingrossandosi inghiottono le rive dell’alveo, trasportando a valle qualsiasi cosa, vermi compresi. Non c’è bisogno nemmeno di pasturare in certi spot, è sufficiente lanciare il nostro verme per avere delle abboccate di pesci di tutto rispetto.

PESCA IN ACQUE ALTE: Pescare con acque alte
Una volta scelto il corso d’acqua, occorre scegliere il punto giusto nel quale pescare. Anche in questo caso l’esperienza gioca sempre a nostro favore. Quando le acque sono alte, i pesci si raggruppano in zone nelle quali la corrente viene particolarmente smorzata. Si tratta di aree dove in condizioni normali non si vedrebbe una tocca, ma che durante le piene diventano degli Hotel 5 stelle ed è lì che i nostri pinnuti si affollano alla ricerca di riparo dalle forti correnti del fiume.
Questi spot potrebbero essere dietro una pila dei ponti, oppure in particolari anse del fiume, insomma in tutte quelle zone dove la corrente viene smorzata. Sono tutti hot spot che vale la pena prendere in considerazione durante una piena. Possiamo trovare veramente di tutto in queste zone del fiume… quando il galleggiante affonda, il nostro avversario potrebbe essere il goloso cavedano, oppure il poderoso barbo. Ricordatevi, però, che la piena cambia sempre le carte in tavola e la sorpresa o il pesce che non ti aspetti è sempre dietro l’angolo! Perciò: quando il livello del fiume si alza, non fate la faccia di Fantozzi quando vede la figlia Mariangela, perché le più belle pescate si fanno quasi sempre con le condizioni meno ottimali!
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