Con un fiocco di pane…
Con un fiocco di pane: un’esca facile da reperire e a buon mercato
Con un fiocco di pane: non fatevi ingannare dalla sua semplicità, se usata bene, può risultare davvero micidiale!
Ogni orario diventa buono per andare a pesca: ci sono pescatori che si alzano presto e passano dal fiume prima di andare al lavoro, pescatori che sfruttano la pausa pranzo per fare due lanci e pescatori che come noi sfruttano le ore di luce serali dopo una giornata di lavoro. Insomma, il vero must dell’estate per ogni pescatore è riuscire a sfruttare ogni ora di luce per dedicarsi al suo sport preferito!

Con un fiocco di pane: momenti magici
L’estate è una stagione speciale, una stagione in cui i nostri avversari sono in piena attività, l’occasione giusta per sperimentare nuove strategie, come testare determinate esche che sicuramente in altri periodi dell’anno renderebbero meno e risulterebbero impossibili da utilizzare. Avete mai provato ad usare la frutta per acchiappare qualche bel cavedano, oppure ceci o piselli per acchiappare qualche carpa/tinca?
Oggi vogliamo parlarvi di un’esca che può essere usata tutto l’anno, ma che durante la stagione estiva si rivela essere una validissima alternativa ai classici bigattini e agli sfarinati: stiamo parlando del pane! Un’esca eclettica che può essere utilizzata a passata nei fiumi, oppure nei laghi alla ricerca di prede particolari che pinneggiano proprio sotto il pelo dell’acqua. Provate ad utilizzarlo, potrebbe davvero rivelarsi una valida alternativa per passare qualche ora in completo relax a caccia di esemplari di tutto rispetto.
Con un fiocco di pane: una pesca mirata
Ecco! Questo è il tipo di pesca che amiamo praticare durante la bella stagione, alla ricerca di tutti quei pesci che si nutrono a galla spinti dalla competizione alimentare. Parliamo di pesci presenti nei laghi di piccola/media grandezza, come carpe, amur e scardole, che non possono resistere ad un fiocco di pane ben presentato.

La Pianura Padana offre tantissimi luoghi in cui praticare questa tipologia di pesca. Tuttavia, per chi come noi ama pescare con la bolognese, consigliamo di scegliere spot più mirati come laghetti liberi o in gestione privata di piccole/medie dimensioni in cui è possibile trovare esemplari anche di piccola/media taglia che ci faranno sicuramente divertire con le loro abboccate fulminee e furiose partenze.
Con un fiocco di pane: l’attrezzatura
Vista la potenza dei nostri avversari, è meglio essere attrezzati. Solitamente utilizziamo una bolognese da 5 metri, realizzata in fibra di carbonio e rinforzata con innesti di fibra di vetro. Una canna molto equilibrata in grado di offrire un giusto mix di leggerezza e sensibilità unita alla durevolezza garantita dalla fibra di vetro. Sconsigliamo l’utilizzo di canne di lunghezza superiore, in quanto per questa pesca serve una canna leggera e reattiva e una 5 metri garantisce sicuramente queste qualità!
Con un fiocco di pane: mulinello
Solitamente abbiniamo alla nostra 5 metri un mulinello di taglia 2.500 dotato di una buona frizione e dell’antiritorno. Quest’ultima caratteristica è importantissima, poiché quando agganciamo pesci di buona taglia la battaglia potrebbe durare anche per 15/20 minuti. L’antiritorno diventa fondamentale in questi casi per evitare a fine combattimento di avere il nostro monofilo completamente arricciato. Utilizziamo la frizione solo nelle fasi terminali del combattimento, quando la nostra attenzione è rivolta a guadinare il nostro avversario. Non è raro perdere un pesce nelle ultime fasi di recupero, a causa di un ultimo guizzo dei nostri avversari e in questi casi una frizione ben tarata evita brutte sorprese. Solitamente imbobiniamo il nostro mulinello con un buon nylon dello 0,18/0,20.

Con un fiocco di pane: montatura
Dato che vogliamo provare ad insidiare i nostri avversari appena sotto il pelo dell’acqua, tra il nostro segnalatore e l’esca impostiamo una distanza massima di 80/100 cm. Scegliamo dei galleggianti a goccia dotati di filo passante delle dimensioni di 1 grammo tarato con un bulk di pallini posti appena sotto il galleggiante.
Per quanto riguarda la taratura del segnalatore, è importante ricordarsi che, una volta inzuppato nell’acqua, il pane assumerà un peso diverso. Per questo motivo, è essenziale piombare il galleggiante al 70-80% della sua portata, cosicché una volta inzuppato, il peso del pane tarerà perfettamente il vostro segnalatore.
Con un fiocco di pane: l’amo
L’amo deve essere rigorosamente a pancia larga con dimensioni variabili in base al pesce da insidiare. Per esempio, se siamo alla ricerca di scardole, scegliamo un amo di dimensioni incluse tra il n.13 e il 14. Al contrario, se siamo alla ricerca di carpe ed amur, allora optiamo per un amo del n. 6/8.
Infine, leghiamo l’amo ad un terminale di lunghezza di 50 cm dello 0,16/0,14 in fluorocarbon o fluorine.
Con un fiocco di pane…
Trattare quest’esca non è semplice e per questo motivo tantissimi pescatori ripiegano su altre tipologie, lasciando il pane alle nostre tavole magari condito con due belle fette di salame!

Secondo noi, invece, è l’esca ideale per questa tipologia di pesca: permette di pasturare a galla, di lanciare più lontano, ma soprattutto quando entra a contatto con l’acqua, inizia a sgretolarsi piano piano, diventando irresistibile per i nostri avversari.
Con un fiocco di pane: quanto pane usare e quale tipologia
Per pescare occorrono circa 1,5 kg di pane grattato, un paio di confezioni di pancarrè e una confezione di tramezzini bianchi adatti per fare i sandwich. I primi due serviranno per effettuare la pasturazione, invece, useremo i tramezzini per l’innesco. Se siete tradizionalisti, potete scegliere di utilizzare i classici panini secchi come pastura e il biove ricco di mollica come innesco.
Se volete scoprire come pasturare e innescare il pane, date un’occhiata al nostro articolo pubblicato sulla rivista Pesca In! Buona lettura!



