BAFFONI DI CAPODANNO
BAFFONI DI CAPODANNO: EMOZIONI UNICHE
BAFFONI DI CAPODANNO: BRIVIDI SOTTOZERO
Il freddo è ormai arrivato, le acque si sono irrimediabilmente raffreddate e le continue abboccate della bella stagione sono solamente un bellissimo ricordo. Tantissimi sono i pescatori che ripongono la loro attrezzatura aspettando nuovamente l’arrivo della primavera, come biasimarli? Restare ore ed ore in piedi al freddo nella speranza di vedere un timido affondo del galleggiante non è una sfida che si accoglie sempre volentieri. L’inverno, come ogni stagione, va apprezzata per quello che offre!
Non siamo dei grandi amanti del freddo, tuttavia la pesca in questo periodo ti regala sfide completamente diverse ed è davvero impossibile rinunciarci. La minutaglia sparisce e la caccia al big non è più una speranza, ma diventa un vero obiettivo. Bastano pochi pensieri per riaccendere la voglia di pesca e tornare sui fiumi alla ricerca di uno dei pesci più combattivi d’acqua dolce: il barbo.

Baffoni di Capodanno: Barbi invernali
Per i pescatori come noi che praticano la passata, riuscire a catturare barbi da 25/35 cm sono la norma. Soprattutto in estate, non ci si annoia mai. Tuttavia, in inverno la situazione cambia: i barbi di media taglia cadono in un profondo letargo e rimangono attivi solo i veri big. Stiamo parlando di barbi da 50/60 cm per un peso che supera tranquillamente i 3kg. Non è affatto raro agganciare veri e propri colossi di 70/80 cm che superano tranquillamente i 4kg di peso. Il fascino di questa stagione è la vulnerabilità di questi pesci di fronte ai classici bigatti, un’esca indispensabile ed in grado di regalare intense emozioni durante questo freddo periodo dell’anno.

Baffoni di Capodanno: Dove trovarli
Come sempre partiamo dallo spot. Questi big non stazionano ovunque, ma pinneggiano in zone particolari in cui trovano riparo e cibo a sufficienza per trascorrere l’inverno. Queste zone sono sicuramente le buche profonde dove si creano dei bellissimi rigiri d’acqua a cavallo di un bel correntone, per esempio dietro le pile dei ponti, vicino a qualche sbarramento, nelle prismate dei fiumi. Insomma, in tutti quei tratti in cui la corrente non manca, ma nello stesso tempo viene smorzata e riduce la sua velocità. Altro fattore da tenere sempre in considerazione durante l’inverno, è la temperatura dell’acqua. Pescare in acque completamente gelide è poco produttivo. Il barbo non è un pesce che ama il freddo e anche i colossi, come un po’ tutti i pesci, se le temperature sono troppo rigide, si fermano completamente. Pertanto, è importante scegliere bene lo spot in cui calare la lenza! Sicuramente le zone dove i fiumi attraversano i centri abitati regalano qualche grado in più rispetto a zone immerse nell’aperta campagna.

Baffoni di Capodanno: Come pescarli?
Come ben saprete, questi esemplari stazionano sul fondo e l’inverno non fa eccezione. Anzi! Per cercare di avere qualche chance in più di catturare un bel big, dobbiamo cercare di rallentare il più possibile la corsa della nostra esca verso valle. Per mettere in pratica questa tecnica, è necessario utilizzare un’adeguata attrezzatura che ci permette di contrastare la corrente e riuscire a mantenere l’esca rigorosamente a contatto col fondale. La pesca rivolta a questi colossi non è affatto rilassante.
Baffoni di Capodanno: La canna
Per andare a caccia di questi oversize, optiamo per una bolognese da veri combattenti in grado di fronteggiare il peso e le continue partenze di questi pesci. Solitamente utilizziamo attrezzi realizzati con un mix di fibra di carbonio e fibra di vetro ad azione progressiva. Un giusto mix di potenza e sensibilità a cui difficilmente rinunciamo. Come lunghezza, preferiamo utilizzare bolognesi da 7 metri in grado di garantirci un maggior controllo dell’esca in fase di trattenuta.

Baffoni di Capodanno: Il galleggiante
Pescando i barbi in trattenuta i segnalatori dovranno “domare” impetuose correnti consentendoci di rallentare il più possibile lo scorrere della nostra esca verso valle. La forma che generalmente scegliamo per questa pesca è a pera rovescia. Un’altra caratteristica che teniamo sempre presente nella scelta del galleggiante è la robustezza. I nostri avversari sono dotati di una forza tremenda e le rotture dei segnalatori in fase di ferrata o combattimento non sono rare. Per tale ragione, utilizziamo sempre per questa pesca galleggianti dotati di filo passante e delle dimensioni che variano da un minimo di 5 grammi ad un massimo di 10 grammi, a seconda della forza della corrente e profondità in cui peschiamo.
Se volete leggere l’articolo completo, date un’occhiata al nostro articolo pubblicato sulla rivista Pesca In! Buona lettura!